Venti secondi non sono niente. Bastano appena per perdere un treno, o per correre sotto l'acqua in ballerine, coprendo la distanza che che ci separa dal riparo più vicino. Sono abbastanza per infuriarsi e fare la pace. Per farci cambiare opinione. Per innamorarsi. Venti secondi non sono niente.
Venti secondi sono infiniti, quando tutto intorno a te trema, quando il rumore ti assorda, quando il pavimento non é più sotto ai tuoi piedi. Sono interminabili quando cerchi di raggiungere a fatica i tuoi cari, tra le porte degli armadi che sbattono, e i libri che cadono per terra. Sono abbastanza per vivere. O forse no.
E poi, poi continua.
E poi, poi continua.
Alla mia terra squassata, sconvolta e atterrita.
Che lotta per preservare un'identità e una memoria che le sono state quasi strappate ad ogni mattone che crolla, ad ogni volta che cede, ad ogni pennellata di affresco persa per sempre.
toccante. inutile aggiungere altro...le tue parole sono sempre un'emozione....
ReplyDeleteUn abbraccio, per quanto inutile, che possa scaldarti un po' il cuore.
ReplyDeleteSiete dolcissime <3
ReplyDeleteIo in realtà ora sono "al sicuro" in Belgio, nelle immobili terre del nord. Domenica scorsa però c'ero, e come tanti altri in Veneto ed in Emilia mi sono trovata a fare i conti con quei venti secondi che ad alcuni hanno cambiato la vita.
Capisco benissimo, quindi, quello che si sta passando laggiù. E ho paura per la mia famiglia, per i luoghi che amo, ma anche per gli altri, e per voi. Vi porterei tutti via fino a che la terra non abbia smesso di tremare :)
ti abbraccio forte forte....qui in Lombardia lo abbiamo sentito e io ho pensato a quello che stava succedendo da voi, ai miei amici che sono lì...finirà...e nulla intaccherà la bellezza estatica di quei luoghi. Di nuovo un abbraccio
ReplyDeleteVery pretty photos! :)
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