Monday 26 November 2012

Giules è questo, e Giulia sono io. ♥


Dalle mie finestre ad arco guardo il cielo sopra Bruxelles. Grigio un giorno si, e un altro anche. Le punte dei faggi della Foresta di Soignes ancora si intravedono dai tetti di cottage e villette, e ancora si sente l’ultimo eco del rumore del cuore della capitale d’Europa. Una tazza di tè verde alla vaniglia, e il conforto che solo leggere parole che ami e conosci sa dare. Soprattutto se quelle parole vengono dalle pagine sdrucite di un libro di Jane Austen. È così che affronto la vita prima di essere nuovamente catapultata tra i corridoi della Commissione Europea.

A volte mi scopro a bramare stralci di italianità e calore che ho dato molto spesso per scontati. A volte muoio dalla voglia di tornare nella mia città, Padova, di vedere la mia famiglia, la mia amica del cuore, di salutare i viali di ghiaia bianca e sottile di Prato della Valle. Per poi ripartire, perché il mio cuore ormai è quassù.
Ho la fortuna di abitare in un quartiere delizioso. Casette, villette, piccoli bungalows e vere e proprie ville si affacciano su stradine relativamente strette e bordate di querce e aceri. Da vivere camminando senza una meta da un cancelletto in legno tinto di blu cielo, ad un muro di pietre e muschio, saltando da una rara macchia di sole all'altra. Gli occhiali da sole in tasca, e l’ombrello pieghevole nella borsa.  Mi piace osservare le finestre, le porte, i grandi vasi di erica che sono l'unico comune denominatore dello stile architettonico belga. Che, in realtà, uno stile non é.
Amo stilare liste mentali  di cose belle, come una panca di legno sotto ad un ciliegio, o un grande vaso di erbe odorose su un balcone. Sfrecciare per le discese e le salite delle strade di Bruxelles, di Uccle, di Beersel con la mia compagna di avventure color azzurro acqua. La mia bici, che mi accompagna in epiche imprese da un negozio di cupcakes ad un negozio di fiori, o tra i boschi e i campi verdissimi della periferia della mia Bruxelles.

Con un vestito a fiori che mi metta allegria in ogni stagione, con i miei stivaletti vintage preferiti, quelli che ti fanno sembrare un po' Mary Poppins e un po' un bambino di epoca Edoardiana in un cortile della vecchia Londra. Perdermi tra vecchie glorie e nuova paccottiglia al mercatino delle pulci di Place du Jeu de Balle, e tra le spezie e l’odore di gaufres caldi con un cestino carico di frutta la domenica mattina al Marché du Midi. Il cappuccio della mia cappa a proteggermi dalla pioggia, e quelle brogues traforate che ho comprato in un pomeriggio con troppa neve e troppo poco sole. E un grande sorriso.
Pensieri tanti e solo saltuariamente malinconici, ed emozionarsi ad ogni raggio di sole. Un libro, una blusa di pizzo e una tazza di tè. Giules è questo, e Giulia sono io.


6 comments:

  1. che bella :)



    www.vanillaandsoap.com
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  2. Che belle queste foto, accompagnate da un post davvero fantastico!! ;)
    Buona fortuna per il contest di Grazia.it ;))


    Greta

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  3. Io voto per te (se sarà possibile) sia chiaro *.*

    In bocca al lupo Juliè!

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  4. Ah che nostalgia di Bruxelles!
    Partecipi al contest di Grazia? Non ho visto il link.

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    1. Ci ho pensato (e l'ho quasi fatto!), poi mi son detta che il mio blog é quello che é: uno spazio troppo di 'nicchia' per essere competitivo in una delle categorie proposte :)

      Mais Bruxelles t'attend, tu sais! ♥

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