Thursday, 6 February 2014

Errare non é l'errore


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C'é una porta che si chiude come l'ultima pagina di un libro.
C'é un libro che potrebbe essere una trilogia, ma gli autori ancora non lo sanno.
C'é una casa nella quale si é vissuto e amato, urlato e pianto, ci si é voltati le spalle e abbracciati, ma che ormai ha dato tutto quello che ha da dare. E forse un po' di troppo.
C'é un nuovo appartamento che aspetta di essere riempito -di luce, di calore, di notti insonni, di vita. E, lo si spera, di amore.
C'é un nuovo indirizzo troppo pericolosamente vicino a Sandro e Zadig&Voltaire, troppo vicino a Comptoir des Cotonniers e The Kooples ed allo Zara più organizzato di tutta Bruxelles ed ai caffé ed al mio ramen del cuore ed a Tiffany ed al cinema ed a tutto quello che Carrie Bradshaw ama e forse Jane Austen ama un po' meno.
C'é una drammatica inversione di trend nella ratio di verde pro capite, e le passeggiate in campagna dovranno essere organizzate pensate volute. Finita l'era del prendo e scappo.
C'é un'amica che si sposa, e un salotto da organizzare come bridesmaids HQ. Perché la gioia delle persone che si amano deve essere nutrimento per l'anima. Anche se comporta un vestito di raso lunghezza terra e mi raccomando che sia del colore del tartan della famiglia di lui.
C'é l'amica distante che vorresti portarla via da sé stessa, ma come fare se non sai dove sei te.
C'é l'amico distante che sta a fatica trovando la sua strada, che é il tuo supporto e la tua ancora di salvezza.
C'é l'altro amico, quello che vorresti salvare. Quello al quale dici trzymazj sie e sto lat.
C'é il caffé sotto casa -quella nuova, che ancora non é casa, ma a certe idee ci si attacca- con un patron adorabile e nel quale mi vedo già seduta alla finestra con un libro da leggere o una pagina Word da riempire.
C'é un inizio che non vuole essere una fine ma un cambiamento.
C'é uno sforzo che deve essere vero e profondo e sentito, che vivere la vita mordendola come una mela non é facile se per anni si é vissuto di apparenze.
C'é qualcosa da salvare e qualcosa da dimenticare per sempre.
C'é il grande amore del quale non avresti mai dubitato ma che eccoti qui a vagare nel buio. Ma lui ti aspetta e aspetta te e solo te. Tornare, quella sarà l'impresa di una vita.
C'é quell'orchidea che un giorno Mr Tilney ha regalato to his own Catherine Morland, e che dopo un anno é un'esplosione di boccioli e di petali color crema. Un segno? 
C'é una vita da vivere, e nella paura del cambiamento bisogna trovare la pulizia e la sincerità del nuovo inizio.

E nel frattempo, su Bruxelles, piove...

sui freschi pensieri
che l'anima schiude novella
su la favola bella
che ieri m'illuse,
che oggi t'illude,
o Ermione.

4 comments:

  1. letto tutto d'un fiato... che bello ritrovarti!
    Buon cambiamento che per quello che ho capito, non mi sembra affatto male ;)...

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    1. Erika :) sono contenta anche io di ritrovarti, e di ritrovarmi! Chissà, magari il ritorno al blog é un ritorno alla serenità?
      Concediamoci il lusso di aver tempo per noi stesse...

      un bacio,
      giulia

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  2. Ti odio mi hai fatto piangere...
    <3

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    1. Imparerai a conoscerlo, il caffé sotto casa mia <3

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