Dicono che il pensiero di viaggiare sia sempre meglio del viaggio vero e proprio.
Che l'attesa, le serate passate tra una cartina e un sito internet, le aspettative che crescono, più simili al sogno, siano sempre più forti della partenza.
Che fare la valigia sia meglio di scegliere che maglione mettere per contrastare i venti freddi del nord.
E io ci credo. Ci credevo, anzi. E forse ci credero' ancora.
Io, sempre in bilico tra il volermi confondere tra la folla (rigorosamente bandite le cartine), e il voler snocciolare fatti su questo o quel monumento, con l'aria di chi i compiti li ha fatti.
Era una ricerca spasmodica, la mia, dei luoghi che conoscevo da lettere stampate su pagine ingiallite, di storie narrate all'interno di copertine sdrucite.Che l'attesa, le serate passate tra una cartina e un sito internet, le aspettative che crescono, più simili al sogno, siano sempre più forti della partenza.
Che fare la valigia sia meglio di scegliere che maglione mettere per contrastare i venti freddi del nord.
E io ci credo. Ci credevo, anzi. E forse ci credero' ancora.
Io, sempre in bilico tra il volermi confondere tra la folla (rigorosamente bandite le cartine), e il voler snocciolare fatti su questo o quel monumento, con l'aria di chi i compiti li ha fatti.
Ma l'Inghilterra mi ha stupita.
Mi ha dato quello che cercavo, e non quello che volevo.
Mi ha sconvolta e lasciata indifferente, con quel pizzico di delusione che ti resta quando le emozioni le vivi fino in fondo.
Abbiamo guidato per centinaia di chilometri nella brughiera, tra stradine di campagna, vecchi cimiteri e scogliere a picco sul mare.
Preso il traghetto nella notte, camminato per ore, senza meta, ed abbiamo preso egoisticamente tutto quello che il mondo ci aveva da dare.
Sorrisi, acquazzoni, scones fragranti, raggi di sole e qualche cheers.
EN. They say that when it comes to traveling, the thought of it is always much better than the travel itself.
The waiting, the evenings spent between websites and maps, growing expectations, closer to the realm of dream.
Packing is better than choosing which sweater to wear to fight the cold northern winds.
And I believe it. I believed it, rather. And maybe I will believe it once more in the future.
Me, always hovering between mixing in with the crowd (carrying maps is strictly not allowed), and wanting to rattle off facts about this or that monument, with the air of the impertinent brat who has done her homeworks.
Mine was a frantic search for the places I knew from letters printed on yellowed pages, of stories told within torn covers.
But England surprised me.
It gave me what I was looking for, and not what I wanted.
I was positively unsettled, and at times left indifferent, with that hint of disappointment that's left when you live emotions to their fullest.
We drove for hundreds of miles in the moor, down country roads, past old cemeteries and cliffs overlooking the sea.
Took the ferry in the night, walked for hours with no destination, and we selfishly took everything that the world had to give.
Smiles, showers, scones, sunshine and a few cheers.
adoro vacanze di questo tipo, senza una meta precisa vagando e cercando soprattutto quando si ha a disposizione un posto tanto bello quanto la campagna e costiera inglese...dev'essere un sogno!
ReplyDeleteCome racconti tu le cose, nessuno. E io so quanto ti possa lasciare dentro l'Inghilterra!
ReplyDeleteNuovo post: Shorts d'inverno sì o no?
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vedendo questi posti riesco benissimo a immaginare le sensazioni che hanno portato alla stesura di tanti romanzi...prima o poi voglio visitarli anch'io ;)
ReplyDeleteNEW POST - SUPERDRY OPENING IN ROME!!!
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foto fantastiche, bellissima citazione <3
ReplyDeletevisit my blog:
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